I tre moschettieri

Sceneggiatura, musiche e liriche Giuseppe Spicuglia

Arrangiamenti orchestrali Giuseppe Cugno

Una produzione de Il Cuore di Argante, in co-produzione con

Fondazione Teatro Tina Di Lorenzo

Centro Giovanile Teresa Schemmari

ispirato al romanzo di Alexandre Dumas,

Costumi Maria Amato e Chiara Spicuglia

Coreografie Valentina Caleca, Emanuela Ucciardo

Supervisione alle coreografie Jaime Urciuoli

Progetto scenografico e progetto luci Giuseppe Spicuglia

Progetto esecutivo scene Giuseppe Bonfiglio

Fotografia Pierraffaele Platania

Riprese e montaggio Roberto Celestri

Assistenza alla regia Giorgio Rizzo

Una leggenda incarnata nella storia, una vicenda che nell’immaginario di chiunque
rappresenta un legame esemplare tra l’eroismo più audace e l’umanità più
autentica, intrisa di limiti talvolta drammatici ma più spesso di virtù capaci di
cambiare il corso delle cose. Non è un caso che la Compagnia “Il cuore di Argante”
abbia scelto proprio “I tre moschettieri” per costruire la propria prima vera
produzione interamente originale.
L’abbiamo ripensata come un’opera musicale, una grande opera monumentale
intensa e coinvolgente, ma capace di parlare al cuore del pubblico del presente.
Perché in fondo la storia delle sopraffazioni, quella dei venditori di paure e dei
portatori di coraggio, racconta anche di quel che accade oggi sotto i nostri occhi.
Sarà Dumas in persona ad accompagnare il pubblico nella Parigi di Luigi XIII e di
Richelieu, dove arriva dalla Guascogna il giovane D’Artagnan, che sogna
ardentemente di diventare un moschettiere e di conquistare la gloria e l’onore “col
dar sapiente di spada”: verrà invece travolto da intrighi, scandali e sotterfugi.
D’Artagnan potrà contare sulla lealtà e il coraggio dei suoi tre moschettieri,
nonostante il loro eroismo sia spesso “appannato” dalle contingenze e dalla
disillusione verso una città corrotta che li spinge a rifugiarsi nella lussuria, come nel
caso di Porthos, nelle crisi mistiche, come in quello di Aramis, o in ineguagliabili
sbornie, come quelle di Athos. E soprattutto incontrerà la dolce Costanza, dama di
compagnia della saggia Regina Anna d’Austria, donna austera e “talmente virtuosa
che il re accostarla non osa”.
Le loro avventure, accompagnate da una colonna sonora ispirata e travolgente,
terranno gli spettatori con il fiato sospeso fino all’ultimo incrocio di spade. Sarà
ancora Dumas a indurli infine ad una profonda riflessione su un tema purtroppo
mai assente nella storia dell’uomo: quello del più forte che affligge il più debole,
che fa gridare agli oppressi “pietà ad un Dio che possa risparmiare tutti, ladri per
fame e farabutti ma che punisca quei Re che per vanità uccidono i poveri come
me”, un Dio che possa redimere chiunque, anche il più efferato tra i criminali,
quando questi sia mosso da un sentimento di pietà verso il prossimo

2019-12-04T22:10:40+00:00