Palco centrale Non solo CLASSICI
ore 20:45
LA CLASSE
Presenta Accademia Perduta Romagna Teatri, Goldenart, Società per attori
In collaborazione con Tecnè, Società di riabilitazione Psicosociale, Phidia
di Vincenzo Manna con
Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido Edoardo Frullini, Valentina Carli, Haroun Fall Cecilia
D’Amico, Giulia Paoletti
Scene Alessandro Chiti
Costumi Laura Fantuzzo
Musiche Paolo Coletta
Light designer Javier Delle Monache
Regia Giuseppe Marini
Igiorni di oggi. Una cittadina europea in forte crisi economica. Disagio, criminalità e conflitti sociali sono
il quotidiano di un decadimento generalizzato che sembra inarrestabile. A peggiorare la situazione, appena fuori dalla città, c’è lo “Zoo”, uno dei campi profughi più vasti del continente che ha ulteriormente deteriorato un tessuto sociale sull’orlo del collasso ma, paradossalmente, ha anche portato lavoro, non ultima la costruzione di
un muro intorno al campo per evitare la fuga dei rifugiati. Alla periferia
della cittadina, in uno dei quartiere
più popolari, a pochi chilometri dallo “Zoo”, c’è una scuola superiore, un Istituto Comprensivo specializzato
in corsi professionali che avviano
al lavoro. La scuola, le strutture, gli studenti e il corpo docente, sono specchio esemplare della depressione economica e sociale della cittadina. Albert, straniero di terza generazione intorno ai 35 anni, laureato in Storia, viene assunto all’Istituto Comprensivo nel ruolo di Professore Potenziato:
il suo compito è tenere per quattro settimane un corso di recupero pomeridiano per sei studenti sospesi per motivi disciplinari. Dopo anni in “lista d’attesa”, Albert è alla prima esperienza lavorativa ufficiale. Il Preside dell’Istituto gli dà subito le coordinate sul tipo di attività che dovrà svolgere:
il corso non ha nessuna rilevanza didattica, serve solo a far recuperare crediti agli studenti che, nell’interesse della scuola, devono adempiere all’obbligo scolastico e diplomarsi il prima possibile.
Tuttavia, intravedendo nella loro rabbia una possibilità di comunicazione, Albert, riesce a far breccia nel loro disagio e conquista la fiducia della maggior parte della classe. Abbandona la didattica suggerita e propone agli studenti di partecipare ad un concorso, un “bando europeo” per le scuole superiori che ha per tema “I giovani e gli adolescenti vittime dell’Olocausto”.
Gli studenti, inizialmente deridono
la proposta di Albert, ma si lasciano convincere quando questi gli mostra un documento che gira da qualche tempo nello “Zoo”: foto e carte di un rifugiato che prima della fuga dal paese d’origine aveva il compito di catalogare morti e perseguitati dal regime per il quale lavorava. Il regime, grazie all’appoggio di alcune nazioni estere, nell’indifferenza pressoché totale delle comunità internazionali, è impegnato in una sanguinosa guerra civile che sta decimando intere città a pochi chilometri dal confine europeo. È il conflitto da cui la maggior parte dei rifugiati dello “Zoo” scappano… È quello l’Olocausto di cui gli studenti
si dovranno occupare. La cittadina viene però scossa da atti di violenza e disordine sociale, causati dalla presenza dello “Zoo”. Le reazioni
dei ragazzi sono diverse e a tratti imprevedibili. Per Albert è sempre più difficile tenere la situazione sotto controllo…
Il progetto “La Classe” vede la sinergia di soggetti operanti nei settori della ricerca (Tecné), della formazione (Phidia), della psichiatria sociale (SIRP) e della produzione di spettacoli dal vivo. Il progetto prende avvio da una ricerca condotta da Tecné, basata su circa 2.000 interviste a giovani tra i 16 e i 19 anni, sulla loro relazione con gli altri, intesi come diversi, altro da sé, e sul loro rapporto con il tempo, inteso come capacità di legare il presente con un passato anche remoto e con un futuro non prossimo.
Gli argomenti trattati nel corso delle
interviste hanno rappresentato un importante contributo alla scrittura drammaturgica del testo “La Classe” di Vincenzo Manna.
Un innovativo esperimento di data storytelling che prevede inoltre, in collaborazione con Phidia e Sirp Lazio, la realizzazione di una serie di incontri- lezioni sul tema dell’accoglienza con gli studenti di alcuni Istituti scolastici del territorio laziale.