drammaturgia e regia Joele Anastasi
con Federica Carruba Toscano Alessandro Lui Enrico Sortino Joele Anastasi Ivano Picciallo
da un’idea di Federica Carruba Toscano
scene e costumi Giulio Villaggio
light designer Martin Palma
musica originale “scurannu agghiurnannu” Davide Paciolla
testo musica originale Federica Carruba Toscano
aiuto-Regia Nathalie Cariolle
contributo drammaturgico Alessandro Lui
foto Dalila Romeo
video e graphic designer Giuseppe Cardaci
scenotecnica 2C Arte
sculture cartapesta Ilaria Sartini
effetti speciali Midian Lab
organizzazione Nicole Calligaris
ufficio Stampa LeStaffette
distribuzione 369gradi
produzione Progetto Goldstein
co-produzione Vuccirìa Teatro
spettacolo vincitore di Teatri del Sacro V
Sinossi
“E mi ficiru santa perchè li ho guardati negli occhi per la prima volta. Perché gli ho detto che cu’ mia putevano piangere e ridere e di nuovo piangere e arristari omini. U me nomi e’ amuri. Iu sugnu Immacolata. Immacolata Concezione.”
Sicilia, 1940. Concetta, ragazza silenziosa e innocente, viene barattata dal padre caduto in disgrazia con una capra gravida e affidata a Donna Anna, tenutaria del bordello del paese. Lei, estranea ai piaceri della carne e a qualunque “adulta” concezione della vita, non oppone nessuna resistenza.
Ben presto la fama della nuova arrivata raggiunge tutto il paese: ma nessuno sa di preciso quali piaceri regali agli uomini per farli impazzire così tanto.
IMMACOLATA CONCEZIONE è la storia di un microcosmo siciliano fatto di omertà, violenza e presunzione, ma anche di quell’autenticità tipica della carnalità isolana. I ruoli sociali si liquefanno tra le quattro pareti di una stanza, per poi solidificarsi ancora una volta, appena fuori da lì.