Palco centrale Non solo CLASSICI
ore 20:45
I MISERABILI
Produzione Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, CTB Centro Teatrale Bresciano, Teatro De Gli Incamminati dal romanzo di VICTOR HUGO adattamento teatrale di Luca Doninelli con FRANCO BRANCIAROLI
e con Alessandro Albertin, Silvia Altrui, Filippo Borghi, Romina Colbasso Emanuele For-tunati,Ester Galazzi, Andrea Germani, Riccardo Maranzana, Francesco Migliaccio, Jaco-po Morra, Maria Grazia Plos, Valentina Violo Regia di FRANCO PERÒ
Scene di Domenico Franchi Costumi di Andrea Viotti Luci di Cesare Agoni Musiche di Antonio Di Pofi
«Ne “I Miserabili” possiamo leggere la storia della redenzione di un galeotto, il rapporto con il sacro, la Storia, l’amore, la ribellione, l’ingiustizia sociale (…) “I Miserabili” è un fiume inpiena: devi gettarti dentro e lasciartitrasportare» afferma Franco Però cheha di-retto l’impresa “temeraria” di portare sul palcoscenico – per la prima volta in Italia – il ca-polavoro di Victor Hugo. Alla scelta de “I Miserabili” si è stati indotti da più ragioni: legate al momento attuale, con l’inesorabile divaricarsi della forbice fra chi è inserito nella so-cietà e chi ne è ai margini, oppure al desiderio – dopo l’indagine nel microcosmo della famiglia – di aprire lo sguardo ai rapporti sociali, o legate ancora alla considerazione che la narrativa a teatro rappresenti un “medium” da sperimentare… Franco Però ha dunque puntato sull’universalità di Hugo, restituita attraverso un allestimento essenziale (una scena mobile, sfuma l’una nell’altra le mille ambientazioni del romanzo) ed il lavoro ar-monioso di una compagnia ragguardevole per dimensione e professionalità. Il protago-nista è Franco Branciaroli in stato di grazia: «Il decisivo ruolo di Jean Valjean, il galeotto (per un tozzo di pane) che assurge asindaco, a filantropo e a protagonistaperseguitato della storia d’appendice del 1862 è di Franco Branciaroli» ha scritto Rodolfo Di Giam-marco su La Repubblica. «Attore che per natura è ateo e spirituale e che da sempre gra- vita tra rigore e carisma, tradizione e spudoratezza. Lo spettacolo è costruito dalla regia come un impianto da sfogliare».