Teatro Ragazzi
matinèe ore 09:30 / 11:30
ANDATA E RITORNO IN RIGA SERRATI
di Giuseppe Spicuglia
Regia Giuseppe Spicuglia
Lo spettacolo che proponiamo nella sua versione estesa è una testimonianza tratta da una storia
narrata da un sopravvissuto ai campi di concentramento, un ebreo italiano di nome Nedo Fiano, il quale ci racconta di una drammatica storia d’amore inserita nel tragico orrore della deportazione e dello sterminio.
Tra le pieghe degli animi sconvolti, del buio e della morte, trova spazio un amore impossibile, drammaticamente sbagliato tra Helena, una ex cantante ebrea di un night club di Berlino che al tempo della deportazione aveva trovato la sua collocazione nel reparto Kanada dislocato nel Birkenau, e Balthez, un soldato semplice delle SS, un reietto in cerca di compiacimento presso i superiori. Ai margini prende posto Helmuth, il nonno di Balthez, guida del ragazzo, depositario di una parentesi della sua vita che non mancherà di riaffiorare in mezzo all’orrore dei campi di concentramento, grazie ad Helena, sorpresa da lui a cantare. Anziché punirla, anziché ucciderla, Balthez si redime, e si innamora di lei.
L’amore oltre l’orrore, oltre la paura. Un gesto d’amore sotto il cielo di Auschwitz, diventa un gesto eroico inconsapevole, simbolo che l’amore, anche quando è inconsapevole, chiama amore, e paga sempre.
Selezionato tra 200 testi teatrali a partecipare alla rassegna nazionale “Voci dalla Shoah – Premio Settimia Spizzichino e gli anni rubati”, è poi risultato Vincitore del premio della Critica, dalla giuria che lo ha voluto premiare all’unanimità, giudicandolo “assurdo, paradossale, quasi quanto la Vita è bella di Benigni, una storia che ti strappa l’anima”